MILAN – HELLAS VERONA 1-0 : CI PENSA “EL BEBOTE”

FOTO DI COPERTINA DA AC MILAN OFFICIAL WEBSITE

“RESILIENZA” quel termine che spesso sentiamo e che in psicologia significa “la capacità che ha ogni individuo di far fronte ad eventi stressanti ed avversi, uscendone rafforzati dopo aver avuto la forza di riorganizzarsi”; non voglio usare iperbole retoriche, ma questo è ciò che il popolo rossonero si aspetta dalla sua squadra. Quella scintilla che sembra che stia per scoccare tutte le volte e che invece si spegne… inesorabilmente.

La partita con il Feyenoord in Champions ha lasciato l’amaro in bocca, inutile nascondersi, quel piccolo raggio di sole che avevamo iniziato ad intravedere dopo le recenti esibizioni della nostra squadra è stato oscurato dalla lunga mano grigia posata sopra una stagione che stenta a decollare, ricordandoci beffardamente ogni volta che vediamo la luce che quest’annata sarà un cammino tortuoso.

Questa strada i ragazzi hanno il dovere di raddrizzarla con in testa Mister Conceição, attingendo nel loro più profondo a quelle motivazioni mentali ancor prima che tecniche, che fanno si che un gruppo coeso e qualitativamente migliorato, si riappropri della propria identità…definitivamente.

La partita di stasera con il Verona era l’ennesima occasione per svoltare. Oltre al risultato era fondamentale vedere l’approccio e la compattezza dei rossoneri.

Il Milan metteva in campo il consueto 1-4-2-3-1 con qualche inevitabile cambio, Gabbia centrale con Thiaw, Reijnders preferito sulla mediana a Musah dirottato davanti a destra, a sinistra la sorpresa Sottil e non Rafa Leao, in panchina pronto a subentrare e a dare entusiasmo e freschezza. Il Verona, con la difesa peggiore del campionato, con il 1-3-4-1-2.

PRIMO TEMPO  

Primo tempo tutt’altro che indimenticabile, caratterizzato da falli tattici continui da parte degli scaligeri che di fatto inibiscono il nascere di azioni rossonere con parvenza di pericolosità. Da segnalare un’occasione al 2 minuto per gli scaligeri con un tiro di piatto di Duda parato con qualche esitazione di Maignan. Il Milan attacca alzando Walker in proiezione offensiva grazie al movimento dentro il campo di Musah. Joao Felix fra le linee cerca di dare vivacità e viene spesso fermato fallosamente. Occorre arrivare al 25 minuto, con un bell’azione in dribbling di Reijnders il cui tiro scoccato dai venti metri viene deviato in angolo da Montipo’. Due minuti dopo tiro cross velenoso di Felix che per poco non sorprende il portiere del Verona. Si va avanti con la nostra formazione costretta al continuo gioco perimetrale senza possibilità di verticalizzazione su Gimenez, completamente fuori dal gioco; l’unica volta che la palla passa, il centravanti la tocca finemente in rete ma e’ in fuorigioco. Al 47 minuto, la vera occasione per i rossoneri: Gimenez pescato in aerea lavora il pallone, lo cede a Theo che passa per l’accorrente Musah che, malamente, scoordinato, tira sopra la traversa.

Il 75 % di possesso palla dei nostri ragazzi non è sufficiente a definire positivo il primo tempo. Frazione che si chiude con più ammoniti che tiri in porta. Dagli spalti arriva qualche fischio.

SECONDO TEMPO

Si riparte con due cambi nelle file rossonere, Jimenez per Walker e Rafa Leao per Sottil (poco coinvolto nel gioco). I ragazzi partono con più determinazione costringendo ancora di piu’ il Verona a rimanere basso sotto la linea della palla, il risultato però è sempre un continuo fraseggio perimetrale che non crea occasioni significative.

La partita inizia a cambiare al 68 minuto con l’entrata di Pulisic per un esausto Fofana. Tornano i Fab Four e al 70 minuto Leao, pescato in velocità, scatta deciso trovando Musah al limite dell’area tiro secco e palla che esce non di molto lontano dalla porta. Due minuti dopo una bella giocata al limite dell’area di Joao Felix viene vanificata dall’ennesimo fallo ai suoi danni, la punizione non crea pericoli al Verona.

Al 74 minuto finalmente la giocata che risolve l’incontro, Alex Jimenez entrato con grande piglio e caparbietà, arriva in percussione fino al limite dell’area scaligera dopo aver passato s Leao riceve ancora da ques’ultimo per poi servirlo con un delizioso pallonetto. A questo punto Leao, a ridosso di Montipò lo anticipa e tocca al volo per Gimenez che di testa mette il pallone in fondo alla rete rimasta sguarnita. Il Milan sblocca così una partita “collosa”, mantenendo il controllo del gioco fino al fischio finale, escluso un brivido su cross degli scaligeri (praticamente quasi sempre nella loro metà campo per tutto l’incontro), nei minuti finali, non trattenuto da Maignan.

Ci prendiamo tre punti importantissimi dal punto di vista del morale, sarebbe stato problematico affrontare la partita più importante dell’anno con un risultato finale diverso dalla vittoria. Martedì servirà determinazione, lucidità, massima attenzione ed uno stadio, il nostro, che sa essere il più bello del mondo in queste serate che sono, da sempre, le nostre. Io ci credo.

FORZA MILAN SEMPRE.

TABELLINO

MILAN-HELLAS VERONA 1-0 (primo tempo 0-0)

MARCATORE: 75′ Gimenez

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Walker (46′ Jimenez), Gabbia, Thiaw, Hernández; Fofana (68′ Pulisic), Reijnders; Musah, João Félix (88′ Terracciuano), Sottil (46′ Leao); Gimenez (82′ Abraham). A disposizione: Sportiello, Torriani, Bartesaghi, Pavlović, Bondo, Camarda, Chukwueze. Allenatore Sergio Conceição

HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Valentini, Coppola, Dawidowicz; Tchatchoua, Duda, Niasse (85′ Bernede), Bradarić (85′ Oyegoke); Suslov (85′ Cissè), Kastanos (62′ Lazovic); Sarr (68′ Mosquera). A disposizione: Berardi, Perilli, Daniliuc, Faraoni, Okou, Ajayi, Lambourde, Livramento. Allenatore Paolo Zanetti

ARBITRO: Francesco Fourneau di Roma 1

AMMONITI: Musah, Jimenez, Gimenez (M); Coppola, Niasse, Bradaric, Duda (H)

NOTE: Spettatori 69.578. Angoli 10-7. Recupero 2′ pt e 4′ st.

BIO: Stefano Salerno nato a Livorno classe 1963, vivo a Firenze dal 1997  lavoro nel campo delle Telecomunicazioni, sono milanista dalla nascita appassionato di calcio inglese dai primissimi anni 70  e sostenitore della squadra dei 3 Leoni .   

5 risposte

  1. Concordo, carissimo Stefano, su ogni punto. Ci prendiamo tre punti importanti anche se il gioco latita e contro una delle difese più battute della Serie A abbiamo visto alcuni dei limiti di quest’anno. El Bebote è la nota positiva, uno che la butta dentro e che anche nel gol annullato ha fatto vedere di che pasta è fatto. Maignan è ancora un po’ intontito dopo Leeds, oops, Rotterdam. Quella papera mi ha ricordato un po’ Dida. Per il resto solite fiammate, momenti di torpore e patemi. Questo è il Milan della stagione, è tempo di farsene una ragione.

  2. Stefano, bell’articolo con la precisa analisi della partita. Da tifoso apprezzo che tu evidenzi il bicchiere mezzo pieno dandoci speranze per i prossimi incontri. Alcune cose non mi sembrano impossibili da migliorare, ad esempio, mii chiedo se non è possibile velocizzare il giro palla tra difensori e centrocampisti. Siamo lentissimi nel passare da una parte alll’altra del campo.
    Con il Feyenord sarà durissima, loro sono molto veloci sulle fasce.
    Incrociamo le dita. Saluti

  3. Le mie 3 foto sul tuo bellissimo articolo: 1) Resilienza
    2) Quel piccolo raggio di sole…
    3) Il commiato:“Io ci credo”

    Ed io, carissimo Stefano, mi aggiungo ovviamente rispettando la fila!
    Un caro abbraccio.

    Massimo 48

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