MA ALLORA IL CALCIO È COMPLESSO!

Eravamo partiti con Mister Conceição che affermava: “Il calcio è semplice. Il mio tiki taka è buttarla dentro” e “C’è una porta in cui segnare e una porta in cui non prendere goal”.

Ero stato tra coloro (pochi) che avevano destato perplessità.

Il calcio è uno sport nelle cui gare vi sono interazioni tra essere umani, già di per sè sistemi complessi. Tali interazioni sono collaborative tra i compagni di squadra e sono oppositive tra compagni e avversari.

Il risultato di queste interazioni non è riconducibile alla somma dei comportamenti di ciascuno dei componenti del sistema bensì da come questi componenti si relazionano/interagiscono tra loro.

Il calcio è attività esterocettiva il che, oltre a non poter prevedere anticipatamente le condotte e le azioni, fa sì che nulla possa essere riprodotto allo stesso modo.

Oltre le componenti umane (compagni e avversari) ci sono le variabili che si susseguono come l’inferiorità o la superiorità numerica, il fattore campo, lo stato mentale e via dicendo. 

Insomma siamo esattamente nello scenario descritto molto bene da Davide Proverbio nell’articolo “Complesso e complicato: capire e gestire la differenza”: il termine “complesso” riguarda sistemi, problemi o contesti dinamici, in cui le interazioni tra le parti generano comportamenti imprevedibili e non riducibili a schemi prefissati o predefiniti. La complessità non si gestisce con regole fisse ma richiede flessibilità, intuizione e capacità di adattamento.

Un leader deve saper so-stare nella complessità, riuscire ad avere il quadro chiaro dove tutti vedono caos, essere in grado di creare le condizioni in cui tutti possano esprimere le loro potenzialità. Nel caso del Milan, il rischio è quello di depauperare il valore della squadra per un eccesso di semplificazione.

La dichiarazione di ieri, “il calcio è semplice ma nella semplicità c’è la complessità…”, nonostante contenga due termini in antitesi (complessità e semplicità), ci dice che, forse Conceição, ha preso coscienza del “fuoripista” in cui era incappato al suo arrivo e che ció porterà vantaggi ai singoli, alla squadra e a lui stesso in quella che a tutti sembra una rincorsa impervia alla zona Champions. Oggi, in serata, ne sapremo qualcosa di più.

Forza Milan

8 risposte

  1. Buongiorno Filippo, in merito alla perla di Sérgio Conceição la mia prof.di italiano avrebbe scritto nella correzione: non è tautologico ( ovvero hai usato due termini in antitesi tra di loro).
    Purtroppo, la complessità fa brutti scherzi, specie a coloro che la ” ignorano”

    1. Analisi corretta e ben argomentata Filippo complimenti! Aggiungerei a suffragio del lavoro fin qui svolto da Sergio Conciecao che ha avuto la fortuna (subito dopo tramutatasi in sfortuna) di effettuare il suo “warmup” anziché sotto il cocente sol leone dove avrebbe preso maggior confidenza con i suoi giocatori esattamente a cavallo del nuovo anno tra botti e cotillon e se da un lato ha portato bene (trofeo Supercoppa italiana) dall’altro ha portato una sfiga tanto inspiegabile quanto folle (estromissione dalla Champions per opera del Feyenord + tuffo Hernandez). La conclusione del tuo pezzo sarà la chiave di volta per il nostro proseguo all’agognata ricerca di traguardi… Oggi, in serata, ne sapremo qualcosa di più!

      Forza Milan sempre!

      Massimo 48

  2. Se il calcio fosse semplicità l’autorete di Maignan/Thawo sarebbe la cosa più semplice da spiegare e l’ingeuità della difesa in occasione del secondo goal ancora più semplice (basterebbe il termine : ingenuità infantile). Ma siccome, come giustamente dice Filippo Galli , il calcio è una complessa interazione fra persone situazioni, organizzazione, psicologia, allora la stagione del MIlan diventa molto ma molto più complesse da analizzare.Via Maldini, Via Pioli!! Fatta la squadra, scelto Fonseca, prestazioni altelenanti, via Fonseca arriva Concejcao, e con lui, una serie di errori madornali condizionano le ultime prestazioni compromettendo tutta la stagione. Come è possbile che ad inizio stagione gli obbiettivi fossero vincere il campionato e andare avanti in champions, e siamo invece a questo livello? Forse qualcuno ha soravvalutato la forza del collettivo che andava costruendo e la scelta degli allenatori ? Opppire si è creato un clima da liberi tutti ? perchè la dirigenza pensa solo a vendere. giocagtori per fare plusvalenze e non esiste più un progetto di
    lungo termine?….

  3. Se il calcio fosse semplicità l’autorete di Maignan/Thiaw sarebbe semplice da spiegare e l’ingenuità della difesa in occasione del secondo goal ancora più semplice (basterebbe il termine : ingenuità infantile). Ma siccome, come giustamente dice Filippo Galli , il calcio è una complessa interazione fra persone situazioni, organizzazione, psicologia, allora la stagione del MIlan diventa molto ma molto più complesse da analizzare.Via Maldini, Via Pioli!! Fatta la squadra, scelto Fonseca, prestazioni altalenanti; confusione nella dirigenza , via Fonseca, arriva Concejcao, e i giocatori scelti in Agosto per fare spazio ad altri… Ma, una serie di errori madornali condizionano le ultime prestazioni compromettendo tutta la stagione. Come è possbile che ad inizio stagione gli obbiettivi fossero vincere il campionato e andare avanti in champions, e siamo invece a questo livello? Forse qualcuno ha soravvalutato la forza del collettivo che andava costruendo e la scelta degli allenatori ?Forse c’è un caos organizzativo che viene percepito e condiziona i giocatori? Oppure si è creato un clima da liberi tutti ; perchè la dirigenza pensa solo a vendere. giocagtori per fare plusvalenze e non esiste più un progetto di lungo termine?….

  4. Se il calcio fosse semplicità l’autorete di Maignan/Thiaw sarebbe semplice da spiegare e l’ingenuità della difesa in occasione del secondo goal ancora più semplice (basterebbe il termine : ingenuità infantile). Ma siccome, come giustamente dice Filippo Galli , il calcio è una complessa interazione fra persone situazioni, organizzazione, psicologia, allora la stagione del MIlan diventa molto ma molto più complesse da analizzare.Via Maldini, Via Pioli!! Fatta la squadra, scelto Fonseca, prestazioni altalenanti; confusione nella dirigenza , via Fonseca, arriva Concejcao, e i giocatori scelti in Agosto per fare spazio ad altri… Ma, una serie di errori madornali condizionano le ultime prestazioni compromettendo tutta la stagione. Come è possbile che ad inizio stagione gli obbiettivi fossero vincere il campionato e andare avanti in champions, e siamo invece a questo livello? Forse qualcuno ha soravvalutato la forza del collettivo che andava costruendo e la scelta degli allenatori ?Forse c’è un caos organizzativo che viene percepito e condiziona i giocatori? Oppure si è creato un clima da liberi tutti ; perchè la dirigenza pensa solo a vendere. giocatori per fare plusvalenze e non esiste un progetto di lungo termine?….

  5. Se il calcio fosse semplicità l’autorete di Maignan/Thiaw sarebbe semplice da spiegare e l’ingenuità della difesa in occasione del secondo goal ancora più semplice (basterebbe il termine : ingenuità infantile). Ma siccome, come giustamente dice Filippo Galli , il calcio è una complessa interazione fra persone situazioni, organizzazione, psicologia, allora la stagione del MIlan diventa molto ma molto più complesse da analizzare.Via Maldini, Via Pioli!! Fatta la squadra, scelto Fonseca, prestazioni altalenanti; confusione nella dirigenza , via Fonseca, arriva Concejcao, e se ne vanno i giocatori scelti in Agosto per fare spazio ad altri… Accade che errori madornali dei singoli condizionano le ultime prestazioni compromettendo tutta la stagione. Com è possbile che ad inizio stagione gli obbiettivi fossero vincere il campionato e andare avanti in champions, e siamo invece a questo livello? Forse qualcuno ha soravvalutato la forza del collettivo che andava costruendo e la scelta degli allenatori ?Forse c’è un caos organizzativo ed approssimazione che condiziona ambiente e giocatori? Oppure si è creato un clima da liberi tutti ; perchè la dirigenza pensa solo a vendere giocatori per fare plusvalenze e non esiste un progetto di lungo termine?….

  6. Non c’è antitesi tra le due affermazioni. La semplicità riguarda la comprensione e l’efficacia nella semplicità: il portiere lancia la palla l’attaccante nei pressi dell’area avversaria, stoppa tira e segna. Con un rinvio del portiere uno stop dell’attaccante ed un tiro si è segnato. Questo è semplice nel dichiararlo ma terribilmente improbabile che accade.

    Ma il calcio, anche nella sua sua estrema semplicità, in realtà come affermi è molto complesso. Se su ogni rinvio del portiere si potesse segnare, le partite finirebbero in parità 40 a 40 gol a testa.

    La complessità fa sì che le interazioni favorevoli (quelle con i compagni) e sfavorevoli (quelle con gli avversari), rendano estremamente difficile fare un gol.
    Di fatto i gol si segnano più spesso per errori individuali o di interazione tra compagni che per bravura singola degli avversari.

    Bene ha fatto il mister a precisare (rettificare?) la prima dichiarazione. Probabilmente la sua prima dichiarazione era riferita al modulo di gioco, non necessariamente da basare sul tika-taka.

    In sintesi il suo pensiero potrebbe essere : 1) non c’è un solo modo per segnare (tika-taka per poi liberare il compagno se ci si riesce); 2) non c’è un solo modo di difendersi (tika-taka difensivo), con pressing sugli avversari e chiusura delle linee di tiro non si segna lo stesso, anche concedendo il possesso. palla.

    Ma nei due punti appena accennati non c’è semplicità, ma tanta complessità.

    Un saluto.

  7. Il calcio è complesso come tutte le dinamiche nelle quali l’uomo ha a ché fare. Basta un errore, un approccio sbagliato, un’espulsione per complicare quello che sulla carta sarebbe un piano semplice. Lo stiamo vedendo nelle partite del nostro Milan che sono ad alto tasso di complessità. Le relazioni tra individui sono complesse e sicuramente entrano a gamba tesa anche nell’agone della partita.

    Forza Milan

    Vincenzo

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