TORINO – MILAN 2-1: I DETTAGLI FANNO LA DIFFERENZA

È arrivata la 26ª giornata di Serie A, un’occasione per dimenticare l’amarezza lasciata dal doppio fallimento del cammino europeo, segnato dalla Dinamo Zagabria e dal Feyenoord.

In questo frangente il Milan si trova ad affrontare il Torino di Vanoli all’Olimpico Grande Torino. I padroni di casa arrivavano da sette risultati utili consecutivi, prima di capitolare per 3-2 in casa del Bologna la scorsa giornata. 

Mister Conceiçao, in settimana, ha voluto chiarire alcuni aspetti riguardo le polemiche scaturite nel post Champions: «Ne abbiamo parlato in spogliatoio. Anch’io ho commesso errori. Ora pensiamo al quarto posto e alla Coppa Italia. Ho visto bene i ragazzi. […] Non mi piace parlare del colore dei suoi capelli (riferendosi a Theo): per me neri, bianchi o gialli è uguale, basta che siano professionisti e diano tutto».

Da Venezia, nel pomeriggio, arriva la notizia del pareggio della Lazio: una motivazione in più per fare bene e non lasciare punti per strada. Il quinto posto valido per l’accesso in Champions quest’anno non sembra un’opzione disponibile, considerando le premature uscite di Milan, Atalanta e Juventus dalla stessa.

Le formazioni ufficiali:

Torino (1-4-2-3-1): Milinković-Savić; Pedersen, Coco, Maripán, Biraghi; Ricci, Casadei; Lazaro, Vlašić, Elmas; Sanabria. All.: Vanoli

Milan (1-4-2-3-1): Maignan; Jiménez, Thiaw, Pavlović, Hernández; Musah, Reijnders; Pulisic, João Félix, Leão; Gimenez. All.: Conceição

L’arbitro designato per l’incontro è Sozza della sezione di Seregno.

Primo tempo:

Pronti, via, subito pericoloso il Torino dopo pochi secondi: cross dalla sinistra che Maignan cerca di bloccare in due tempi. Sul rimbalzo, la palla si scontra con il ginocchio di Sanabria., l’azione si tramuta in una clamorosa palla gol per i granata, con Thiaw che salva sulla linea di porta. 

Ad azione conclusa, viene fischiato il fallo in attacco di Sanabria.

Al quinto minuto la strada si fa in salita per i rossoneri: arriva l’autogol di Thiaw. Lancio di Pedersen in profondità verso Sanabria: Thiaw lo argina efficacemente e con fisicità, ma Maignan decide di uscire fuori dai pali per anticipare i due. Il portiere francese, nel tentativo di rinviare il pallone, colpisce Thiaw e il rimpallo finisce in maniera beffarda in fondo alla rete. Toro in vantaggio 1-0.

Non il migliore inizio per una squadra che doveva ritrovare fiducia. Il Torino è arrembante, mentre il Milan sembra allo sbando nonostante la timida ricerca di una reazione attraverso i cross di Pulisic e Leao e qualche inserimento pericoloso mal concretizzato.

Al 16’ Musah, ingenuamente, ferma Vlasic in contropiede e viene ammonito. Il croato era l’uomo più avanzato per i granata, nella propria metà campo, con la difesa del Milan schierata: un giallo da evitare, considerando quanto gli episodi e i cartellini influenzino l’andamento di questa squadra.

Prima palla gol Milan al 21’: Joao Felix imbuca centralmente per Gimenez: il messicano, in velocità, riesce a caricare un destro potente che Milinkovic Savic devia quanto basta per evitare il gol. Primo pericolo figlio di un pallone giocato bene verso il messicano: con la giusta assistenza, il numero 7 può essere letale.

Il Milan alza i giri del motore, ma non riesce a essere concreto negli ultimi metri di fronte allo schieramento difensivo granata. Al 28’ Pulisic sguscia via dal lato sinistro del campo e viene atterrato da Ricci poco prima di entrare in area di rigore: cartellino giallo per il capitano del Torino.

Al 31’ arriva l’episodio che avrebbe potuto cambiare la partita: cross di Jimenez, Leao incorna di testa ma la palla si scontra con il braccio di Pedersen, per Sozza non ci sono dubbi: è rigore. Pulisic si incarica della battuta, va col destro e incrocia rasoterra. Ma i conti senza l’oste non si fanno: la porta di Milinkovic Savic è invalicabile. Il gigante serbo intuisce e blocca a mano aperta. Primo errore dal dischetto in carriera per Capitan America.

Nel finale di primo tempo il Torino spaventa il Milan ma il protagonista è Maignan: prima respinge il tiro di Pedersen poi, sugli sviluppi di un corner, salva su Vlasic con una parata a mano aperta. I rossoneri avrebbero l’occasione per colpire in contropiede, ma Reijnders spreca mal calibrando il filtrante verso Leao. Si va così all’intervallo sull 1-0.

Secondo tempo:

Il secondo tempo si apre con una scelta discutibile: fuori Leao, dentro Fofana. Milan sceso in campo con lo stesso atteggiamento del primo tempo, senza particolari guizzi. Dopo appena otto minuti, altro cambio, quello più scontato: fuori Musah (ammonito) dentro Abraham; mentre Joao Felix – nonostante i parecchi errori – resta in campo, alimentando alcuni dubbi che aleggiavano tra i tifosi dopo il mancato cambio di martedì sera.

Il Milan prova a scuotersi con Fofana al 57’, il cui tiro costringe Milinkovic Savic all’intervento. Ci riprovano ancora i rossoneri, prima con Joao Felix da fuori, poi con Reijnders in contropiede: in entrambi i casi Milinkovic Savic è superlativo, prima in tuffo e poi con il piede. Anche Jimenez vicino all’1-1, con un tiro da fuori poco distante dal palo. Un assedio – quello rossonero – che vede come antagonista l’insuperabile portiere granata. 

Al 69’, Joao Felix colpisce il palo, ma l’azione era viziata dall’offside di Gimenez. Poco dopo, Conceiçao sostituisce il portoghese con Sottil. Proprio dai piedi di quest’ultimo, al 74’, il Milan trova il pareggio: Sottil crossa, la difesa granata respinge male e Reijnders, a rimorchio, scarica un potente sinistrosotto la traversa per l’1-1.

L’entusiasmo rossonero dura meno di un minuto: fallo ingenuo di Thiaw poco fuori dall’area, il Milan protesta e il Torino ne approfitta per battere rapidamente la punizione. Sanabriaserve Gineitis, che davanti a Maignan non sbaglia: 2-1 e doccia gelata per il Diavolo. Reazione immediata del Toro.Tremenda e imperdonabile la disattenzione generale milanista.

Sul finale entrano anche Camarda e Chukwueze ma il risultato non cambia. 

Il Milan non riesce a trovare la quadra per il gol, finisce 2-1 per il Torino nonostante le statistiche parlino di un’altra partita. Oltre il 60% di possesso palla e più del doppio dei tiri. Milinkovic Savic decisamente il migliore in campo.

I gol del Torino nascono da due errori rossoneri e, sull’ago della bilancia, pesano più i demeriti del Milan che altro. Alla squadra di Vanoli va il merito di aver saputo sfruttare perfettamente le occasioni concesse.

L’unica cosa che il tifoso milanista può apprezzare questa sera è l’atteggiamento di Pavlovic, l’unico a non essersi mai arreso, ad averci creduto e aver combattuto fino all’ultimo.

La stagione potrebbe essersi conclusa questa settimana: il quarto posto è sempre più lontano e con questa mentalità e questi cali di concentrazione non si va da nessuna parte. Aspettiamo le prossime gare prima di rinunciare alla zona Champions e ad avere come unico obiettivo la Coppa Italia. In ogni caso, anche la vittoria in questa competizione non attenuerebbe il malcontento del popolo rossonero.

BIO: Luca Lazzaro nasce nel 1998 a Catania, Sicilia. Consegue il diploma al Liceo Linguistico, per poi proseguire gli studi all’Università di Catania, guadagnandosi il titolo di Dottore in Scienze e Lingue per la comunicazione. Il mondo del giornalismo sportivo lo affascina, tanto da avvicinarsi a ciò attraverso le sue due più grandi passioni: il calcio e le moto. Da qui nasce l’adesione al progetto Talent Scout sul calcio giovanile; le collaborazioni con Voci di Città per la MotoGP e Filippo Galli per il Milan. Alla fine del 2023 svolge la professione di social media manager e inizia la collaborazione con L’Urlo.

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