FOTO DI COPERTINA DA ANSA
Stasera o mai più…e mai come stavolta questa frase così spesso usata per descrivere un incontro di calcio, risultava appropriata.
I ragazzi sul campo, tutt’altro che facile di Bologna, avevano un solo risultato disponibile, la vittoria.
La sciagurata trasferta di Torino aveva caricato ulteriormente i rossoneri di responsabilità nel cercare quell’ inversione di tendenza e per svoltare una stagione vissuta fin qua con troppi passaggi a vuoto.
Il popolo rossonero, attonito, sbigottito con ancora aperta sulla propria pelle la cicatrice sanguinante dell’eliminazione dalla Champions si approcciava a questo incontro ammantato dai dubbi e dalle perplessità.
Dubbi riguardanti principalmente il modulo adottato: con i quattro “Tenori” in avanti che lasciava in pasto agli avversari il nostro centrocampo, l’atteggiamento corale di squadra inteso come mancanza di compattezza e approccio mentale, spesso troppo molle e superficiale.
Le perplessità per alcune prestazioni decisamente insufficienti dei giocatori dal maggior tasso tecnico ed esperienza, avulsi dal gioco, non propositivi con un atteggiamento spesso superficiale , infine del nostro tecnico Conceição, con quella sorta di nervosismo perenne e scelte tecniche talvolta discutibili che sicuramente non hanno giovato ad un ambiente fin troppo in ebollizione e confuso, non ci sono capri espiatori da crocifiggere, tutti devono essere in discussione .
Mister Conceição decide di fare a meno di Pulisic preferendogli ancora Joao Felix, con Musah a destra con Leao alla sinistra a sostegno del bomber Gimenez, dietro, in mediana i soliti Fofana e Reijnders, in difesa Jimemez in sostituzione di Walker infortunato, con Thiaw e Pavlovic centrali con Theo a sinistra.
Il Bologna di Italiano, squadra quadrata ed in forma che proprio al Dall’Ara aveva offerto sempre grandi prove, mettendo chiunque in difficoltà, recuperava Orsolini per la panchina ma doveva fare a meno di due pedine importanti come Lucumi e Holm.
PRIMO TEMPO
Dopo appena un minuto, subito un’occasione per parte: Musah salta la linea difensiva del Bologna e serve Gimenez che da solo tira sopra la traversa, sul ribaltamento di fronte, il frizzante Dominguez sulla sinistra punta e salta Jimenez, il suo tiro cross viene svirgolato da Thiaw che sfiora l’autorete.
La partita è tesa e combattuta, i rossoblu di Italiano più reattivi e veloci con i tre davanti Ndoye, Castro e soprattutto Dominguez che si muovono in continuazione non dando riferimenti alla retroguardia del Milan. I nostri ragazzi ripartono con difficoltà per l’aggressione uomo contro uomo dei bolognesi.
Difficoltà che si concretizza al 30 minuto, quando un superficiale rinvio di testa di Hernandez viene recuperato dal Bologna che manda al tiro Dominguez da fuori area: bravo Maignan a non farsi sorprendere.
Giochiamo male, la nostra azione non si sviluppa mai con fluidità, Reijnders è fuori dal gioco, Joao Felix impalpabile, l’attacco latita con Gimenez risucchiato dall’involuzione della nostra manovra.
Al 37 minuto ancora il Bologna con Beukema crea una doppia occasione, Dominguez salta Jimenez e calcia a rete trovando pronto alla respinta Maignan. Sullo sviluppo dell’azione Fabbian crossa pericolosamente ma Dominguez non ci arriva.
Al 43 minuto un lancio lungo di Maignan viene spizzato da Gimenez consentendo a Leao di involarsi in gol dopo aver saltato Skorupsky. Milan in vantaggio in maniera insperata, al termine di un primo tempo giocato sotto ritmo e con poca precisione .
SECONDO TEMPO
La ripresa parte in maniera pessima: al 48 minuto cross nella nostra area, tocco di Fabbian con la mano e rete di Castro che anticipa Maignan e segna.
A questo punto inizia il “balletto” del Var: mentre in tv commentatori ed ex arbitro compreso, sono tutti sicuri dell’annullamento della rete (come noi)… la rete viene invece convalidata…bene così, tutto chiaro si fa per dire…ma non è questo l’alibi a cui aggrapparsi anche se la decisione dell’arbitro appare sbagliata. La nostra squadra si è letteralmente sgonfiata sotto l’ardore dei rossoblù, aggressivi e vogliosi, che ci hanno ormai messo spalle al muro. Solo Musah al 63 minuto trovato da un bel lancio di Fofana, con una fuga di 40 metri, sfiora il gol dopo un bel dribbling in area.
Al 70 minuto entra Pulisic per Joao Felix e si posiziona sulla destra, Reijnders sale e Musah scala in mediana; dopo pochi minuti Conceição mette Jovic (che non giocava da circa 4 mesi) al posto di Gimenez (un cambio che mi lascia più che perplesso).
Il Bologna invece, proprio con i cambi, dà la sferzata decisiva all’incontro con Cambiaghi entrato al posto di Dominguez: all’80 minuto proprio il nuovo entrato tira alto dopo un palo clamoroso di Casale. Un minuto dopo il gol del Bologna: Cambiaghi salta Jimenez e crossa teso in area, Maignan non esce, Ndoye sbuca alle spalle di Pavlovic e segna in scivolata il gol del 2-1.
I minuti finali sono solo un continuo lancio di palloni in avanti da parte nostra, senza un minimo di costrutto e razionalità. Si arriva così al fischio finale di una partita pessima, persa contro un avversario che ha saputo cogliere il nostro momento di grande sbandamento, costruendoci sopra una rimonta legittima e meritata grazie ai cambi fatti nel momento cruciale risultati decisivi, al contrario dei nostri e, soprattutto, grazie ad una voglia feroce di riprendersi la partita.
Il Milan probabilmente questa sera saluta definitivamente l’opportunità di un rilancio alla corsa Champions. Come detto in precedenza, non ci sono e non ci devono essere capri espiatori, ognuno nel suo piccolo deve farsi un esame di coscienza e ritrovare un’anima che, ad oggi, manca completamente.
Società, giocatori e anche il tecnico Conceição(perchè Pulisic in panchina?), tutti allo stesso tavolo, devono guardarsi in faccia e nel cuore una volta per tutte, cercare di portare a termine una stagione con dignità, una stagione che ci sta volando via inopinatamente, un intero popolo di milioni di tifosi rossoneri sta soffrendo e non merita questo tristissimo epilogo.
FORZA MILAN SEMPRE!!!
TABELLINO
BOLOGNA-MILAN 2-1
Bologna (1-4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri (38’ st Calabria), Beukema, Casale, Miranda; Freuler, Ferguson (26’ st Pobega); Ndoye, Fabbian (26’ st Odgaard), Dominguez (34’ st Cambiaghi); Castro (34’ st Dallinga). A disp.: Ravaglia, Bagnolini, Lucumi, Lykogiannis, Erlic, Moro, Orsolini, Aebischer, El Azzouzi. All.: Italiano
Milan (1-4-2-3-1): Maignan; Jimenez (38’ st Abraham), Thiaw, Pavlovic, Hernandez; Fofana, Reijnders; Leao, Felix (16’ st Pulisic), Musah; Gimenez (31’ st Jovic). A disp.: Sportiello, Torriani, Terracciano, Bartesaghi, Tomori, Gabbia, Bondo, Sottil, Camarda, Chukwueze. All.: Conceicao
Arbitro: Mariani
Marcatori: 43’ Leao (M), 3′ st’ Castro (B), 37′ st Ndoye (B)
Ammoniti: Casale (B), Hernandez (M), Thiaw (M)

BIO: Stefano Salerno nato a Livorno classe 1963, vivo a Firenze dal 1997 lavoro nel campo delle Telecomunicazioni, sono milanista dalla nascita appassionato di calcio inglese dai primissimi anni 70 e sostenitore della squadra dei 3 Leoni .
8 risposte
Perlomeno, caro Stefano, una cosa è chiara: la svolta, in negativo. Ora come ora, bisogna abbassare le pretese e puntare ad arrivare in Europa League, e non sarà nemmeno semplice. Commento alla partita ampiamente condivisibile. Pochezza preoccupante dal punto di vista del gioco, solito nervosismo (Theo che è sempre pronto a duellare nel saloon del campo) e attaccamento alla maglia inesistente. Gli errori ci possono essere, parliamo di sport alla fine, ma non si possono perdere le partite così, con tanta ritrosia e pusillaniminità. Ci vuole un progetto, serio, condiviso e persone che possano che sappiano mettere sul campo ciò che vedono sulla lavagna tattica…uno alla De Zerbi per capirci
Altro gran bell’articolo Stefano, complimenti! Inutile illudersi, alla cicatrice già rimarginata della eliminazione Champions se ne aggiungerà, se si continuasse di questo passo, una possibile seconda se non addirittura una terza ed un po’ emulante il vecchio tormentone pubblicitario “No Party“… No Champions! …” No Party”… No Europa League!
Un caro abbraccio.
Massimo 48
grazie caro Massimo sempre gentile
grazie caro Massimo sempre gentile
La svolta tanto attesa alla stagione c’è stata ed è una deriva assolutamente negativa. Sarà l’esito della doppia sfida con l’Inter a dirci se sarà una stagione da dimenticare del tutto. Ennesima prova incolore di una squadra che non ha mordente, che fatica a trovare un’idea di gioco, un’identità. Coincecao sembra essere ancor più confuso del suo predecessore Fonseca, in balìa della mareggiata che si sta scatendando sulla sua squadra. Per deformazione professionale, nulla si può improvvisare, serve una progettazione, una linea di fondo da seguire che manca. Le partite che mancano serviranno per puntare a un posto europeo di minor prestigio ma fondamentale. Complimenti come sempre, Stefano!
grazie Vincenzo speriamo di giocarci ad armi pari la Coppa Italia un trofeo a me caro
Stefano, titolo azzeccato! Partita da brividi. Ogni volta che gli avversari attaccano avverti sempre il senso del pericolo. Per non parlare dei calci d’angolo ormai da anni una spina nel fianco. Condivido il tuo invito a lottare nei prossimi appuntamenti, ma è sempre più difficile sperarlo.
Grazie Alessio per le tue considerazioni, e’ vero i calci d’angolo sono da sempre un calvario, però credo che in Coppa Italia esista uno spiraglio