Storia e origini del Queens Park Rangers
Il St Jude’s Institute
Sullo stemma del club è impressa una data ben chiara: 1882. Edward Bottle, il preside di una scuola londinese, il St Jude’s Institute, situata in Droop Street, fondò, insieme a un gruppo di giovani studenti, una squadra di calcio chiamata St Jude’s.
Tra i fondatori più attivi c’era un certo Jack McDonald. Un altro personaggio fondamentale fu Fred Weller, che con l’aiuto di Gordon Young, il reverendo della Chiesa di St Jude, ebbe l’idea di fondere la squadra di calcio del St Jude’s con un piccolo club, che giocava in un quartiere vicino, il Christchurch Rangers, fondato da George Wodehouse nel 1882.
Harvist Road
Dall’unione delle due squadre nacque il Queens Park Rangers, che adottò questo nome intorno al 1886, dato che molti dei giocatori tesserati provenivano dal distretto di Queens Park, situato nel Nord-ovest di Londra.
Il Queens Park Rangers iniziò a giocare le partite casalinghe vicino a Harvist Road, in un lembo di terra abbandonato, ma le condizioni del terreno imposero un trasloco quasi immediato e la squadra si trasferì a Welford’s Field, dove l’affitto costava 8 sterline l’anno.
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Da quattro a sei pence
Dopo due anni la squadra si spostò nuovamente e trovò casa al London Scottish Ground. Le 20 sterline d’affitto annuo però scoraggiarono la società che, vista la poca affluenza di pubblico, dovette correre ai ripari e trovare una nuova soluzione.
Nel 1896 ci fu un ritorno alle origini e il Queens Park Rangers fece capolino dalle parti di Harvist Road, dove nel frattempo era stato costruito il National Athletics Ground, ribattezzato Kensal Rise Athletic Stadium. Dopo un paio d’anni i costi di gestione della struttura diventarono sempre più elevati e l’unica soluzione fu quella di alzare il costo dei biglietti per assistere alle partite, da quattro pence si passò a sei. Ma non servì a molto. Le casse del club erano quasi prosciugate, gli stipendi in ritardo e il malumore sopravanzava.
Il retro del magazzino
Alcuni giocatori lasciarono la squadra e per convincere gli altri a rimanere la società decise di passare allo status di squadra professionista. Per farlo serviva uno stadio più grande e la decisione ricadde sul St Quentin’s Avenue, impianto vecchio e decadente, in cui i giocatori erano costretti a cambiarsi nel retro di un magazzino situato all’esterno della struttura, raggiungibile solo camminando per diverse centinaia di metri.
1907
Dopo tanto peregrinare, nel 1907 il Queens Park individuò nel Park Royal, uno stadio dalla capacità di 60.000 spettatori, lo stadio perfetto. Questa fu la casa del club fino al 1915, eccezion fatta per il 1912, l’anno del trionfo in Southern League, in cui il QPR giocò alcune sfide allo Stamford Bridge, a causa di uno sciopero dei lavoratori del carbone.
Casa
Il 1917 fu l’anno della svolta, in cui finalmente la squadra trovò pace e la stabilità tanto desiderata: con uno sforzo economico senza eguali fu acquistato il campo da calcio di proprietà di una piccola squadra amatoriale, con sede a Shepherd’s Bush, il Loftus Road.
BIO: Antonio Marchese è uno scrittore freelance e creatore di contenuti. Produce podcast, video storytelling e scrive libri (nel 2019 pubblica Il Calcio tra le Case).
Un giorno decide di fare le valigie e lasciare la sua casa di Milano per esplorare il mondo e intraprendere una serie di viaggi, che lo porteranno a stabilirsi a Londra, città dove vive tuttora.
Nell’aprile del 2020 fonda Il Calcio a Londra, piattaforma social (Facebook, Instagram, Twitter, Youtube) da cui si sviluppa il sito web www.ilcalcioalondra.com.