Tradizionalmente, il valore di un investimento si misura in percentuale: se ho investito 100 euro che generano ricavi per 120 euro, il mio ritorno sull’investimento (ROI: Return On Investment) sarà del 20%.
Ma in un mondo sempre più interconnesso e attento alle tre sostenibilità (ambientale, sociale ed economica), gli esperti preferiscono considerare non più solo il ritorno di cui gode chi ha effettuato l’investimento, ma anche tutti i suoi altri impatti umani e sociali, il cui insieme è definito S-ROI (Social Return On Investment).
Un buon esempio sono gli investimenti in armamenti, che nel 2022 hanno superato i 2 trilioni di dollari (oltre il 2% del GDP globale), il massimo di sempre: le spese effettuate da tutti i governi mondiali in questo settore generano profitti per le imprese produttrici, ma generano un S-ROI negativo, poiché i guadagni aziendali sono inferiori ai costi generati dai danni alle persone e alle cose. In questo senso, possiamo dichiararci contrari agli investimenti in armamenti non solo in base a valutazioni etiche, ma anche finanziarie.
Lo sport, invece, pur rappresentando solo lo 0,2% degli investimenti globali (meno di un decimo dell’industria bellica), genera degli S-ROI altissimi.
Infatti, ogni euro investito in impianti e eventi sportivi ha un impatto positivo a due livelli; il primo è diretto sui praticanti, in termini di benessere psico-fisico, qualità e durata di vita, capacità di risolvere problemi e gestire situazioni complesse, diminuzione di dipendenze e di pratiche nocive, miglioramento delle relazioni sociali e della percezione di sé.
Questi benefici personali hanno a loro volta un impatto positivo su tutto il tessuto socio-economico di appartenenza, perché consentono una diminuzione di spese mediche e suicidi, un aumento dell’occupazione e del benessere sociale, e una riduzione di criminalità e dipendenze.
Sportwest, un’associazione che raggruppa oltre 5.000 società sportive australiane, ha stimato che 1 dollaro investito in sport in Australia occidentale produce oltre 7 dollari di benefici socio-economici (dunque un S-ROI superiore al 600%).
L’università di Sheffield ha calcolato che lo sport in Inghilterra genera 3,3 sterline di benefici per ogni sterlina investita (S-ROI: 230%).
Si tratta di ritorni altissimi, che dovrebbero portare noi tutti (dai governi mondiali alle singole famiglie) ad aumentare l’impegno in favore dello sport; questo non solo per gusti personali o valutazioni politiche, ma anche per obiettive ragioni economiche.
Un altro settore ad altissimo ritorno sociale è l’educazione, per le intuitive ricadute positive a livello di capacità di comprensione e consapevolezza, e di migliori possibilità di inserimento socio-produttivo.
Con un virtuoso progetto di S-ROI a cavallo fra sport ed educazione, Regione Lombardia accredita e finanzia dei percorsi di formazione professionale in obbligo scolastico per diventare Tecnico dello sport. In un ciclo di studio quadriennale dopo la 3° media, gli studenti praticano numerosi sport individuali e di squadra, e acquisiscono le skill necessarie per animare attività e impianti, e per organizzare e promuovere eventi sportivi (oltre ad acquisire le competenze culturali base di cittadinanza previste dai curriculum ministeriali).
Essence Academy propone questo percorso a Monza, in partnership con le realtà sportive di eccellenza del territorio.
Si tratta di un progetto ad altissimo S-ROI perché, oltre ai benefici personali che derivano dalla pratica sportiva, gli iscritti godono anche di vantaggi “socio-economici”: l’abbandono scolastico in questi percorsi è di molto inferiore alla media, e la percentuale di occupati dopo il diploma è altissima – questo anche in virtù dei crescenti investimenti di cui sta godendo lo sport lombardo (grazie anche alle Olimpiadi del 2026), che generano un circolo virtuoso di nuovi sbocchi occupazionali per i giovani.
In questa stessa logica, gli investimenti previsti in Lombardia per le Olimpiadi 2026 (ca. 600 milioni di euro dal budget regionale, più un importo di pari valore di risorse statali) potenzieranno mobilità e infrastrutture fisiche e digitali, sosterranno il turismo green, e contribuiranno a riqualificazioni urbane e a promozione e salvaguardia dei territori coinvolti – oltre a permettere a più persone la pratica sportiva grazie ai nuovi impianti.
BIO Pierpaolo Massone:
- Dopo vent’anni come manager di multinazionali in Europa, Pierpaolo Massone è diventato imprenditore nel settore education, creando a Milano e Monza: Essence Academy (unica scuola professionale al mondo ad essere riconosciuta come Apple Distinguished School), APEO (per migliorare la qualità di vita di pazienti oncologici con trattamenti di wellness specialistici) e Fondazione ITS AMMI (che propone il corso trattato in questo articolo).
- Pierpaolo.massone@ammi.education
