1) Come posso – giunto a fine carriera – imparare un mestiere, sotto la guida di una importante azienda di successo?
2) E come posso investire i miei risparmi in un modo ragionevolmente prudente?
E’ per dare risposta a queste due importanti domande che nasce il progetto sul Franchising “Un’altra partita” a beneficio degli associati di AIC (Associazione Italiana Calciatori) battezzato con la firma di un protocollo d’intesa sottoscritto dal Presidente di AIC Umberto Calcagno con le più importanti associazioni di categoria che sono Federfranchising, Assofranchising e Confimprese.
I 4 Presidenti che hanno firmato il protocollo d’intesa. Da sinistra a destra: Umberto Calcagno, Presidente AIC, Albero Cogliati, Presidente Assofranchising, Alessandro Ravecca, Presidente Federfranchising e Mario Resca, Presidente Confimprese.
Vediamone insieme i benefici per gli associati AIC. Ma prima inquadriamo le dimensioni di questo business model.
Il comparto Franchising in Italia ha registrato nel 2022 un giro d’affari di 31 Miliardi di €, e negli ultimi anni, compresi quelli della pandemia, è sempre stato in costante crescita.
Del mondo del Franchising fanno parte importanti catene di successo, ne citiamo solo qualcuna a titolo di esempio, per dare un’idea di un meccanismo che funziona: da McDonald’s, che oggi ha circa 700 ristoranti in Italia, ad Old Wild West, che ne ha quasi 300, da La Piadineria, 400, Alice Pizza, 200 ad I Love Poke con 150. Questi grandi numeri sono importanti perché costituiscono una buona dimostrazione del successo di queste catene.
Ma nel variegato mondo del Franchising non c’è solo ristorazione: ci troviamo dal Fitness (ad esempio il colosso statunitense Anytime Fitness che nel mondo ha oltre 5.000 club ed in Italia ne conta 40, con l’obiettivo di raggiungere i 100 nei prossimi tre anni) ai casalinghi (Kasanova ha 500 punti vendita, Divani&Divani, Coin e Coin Casa), da moda e gioielleria (Yamamay, AW Lab, Nuna Lie, Calzedonia, Camomilla, Tezenis, Mara Desideri, Morellato, Swarovski, Bluespirit, Pandora) ai servizi (come l’immobiliare, vengono in mente per esempio Gabetti Franchising o Engel&Volkers, o la telefonia con TIM e Vodafone, l’ottica di Nau! O gli alberghi come Ibis o Hilton, solo per citarne alcuni).
Insomma, questi numeri ci tranquillizzano: il Franchising complessivamente funziona bene, ed è un comparto in buona forma che performa decisamente meglio dell’economia italiana. E funziona bene perché si uniscono le forze, si unisce (a) il know how della casa madre (Franchisor), know how che grazie alla Formazione viene passato all’affiliato (Franchisee), alla (b) conoscenza del territorio dell’affiliato stesso.
Proseguiamo. I dati AIC ci dicono che solamente il 5% degli atleti che smettono di giocare rimane nel mondo del calcio. Per il rimanente 95% si pone quindi il grande problema di cosa fare dopo la fine della carriera agonistica. E di come imparare a farlo. Inoltre, bisogna avere la massima cura di come investire i propri risparmi.
Non a caso lo Statuto di AIC, all’articolo 2 recita che “l’Associazione promuoverà iniziative utili all’inserimento dei calciatori e delle calciatrici a fine carriera nel mondo del lavoro”; ed inoltre che “Nato con l’obiettivo di sviluppare le competenze professionali dei calciatori a fine carriera per consentire loro un pieno inserimento nel mondo del lavoro dentro e fuori dallo sport, il Dipartimento Senior ha sviluppato una serie di iniziative e si è attivato per fornire una gamma di servizi occupandosi così a 360° dei calciatori oltre la loro carriera agonistica. Dalla formazione alla previdenza, dagli eventi sportivi nazionali ed internazionali all’inserimento nel mondo del lavoro anche extra-sportivo”.
Ed ecco allora nascere il progetto di formazione, consulenza ed affiancamento (gratuiti per gli associati AIC ed i loro famigliari) sul Franchising.
Questo progetto si articola in tre fasi:
1) Formazione. Ha luogo o con incontri in presenza presso le sedi delle squadre o anche individualmente, in questo caso on line.
L’incontro di formazione per i giocatori avvenuto presso la sede dell’Albinoleffe alla presenza di esponenti AIC, Dirigenza dell’Albinoleffe, un brand Franchisor (Spacca) e Massimo Barbieri
2) Consulenza, gratuita, da parte di importanti esperti di Franchising appositamente selezionati da AIC. In base al (a) settore di interesse, (b) alla zona di interesse e (c) alla disponibilità economica indicati dall’atleta/ex atleta interessato/a verranno selezionati i brand più indicati alla ricerca.
3) Affiancamento da parte di esperti individuati dall’AIC, anche questo a titolo gratuito per gli associati AIC, per un anno allo scopo di fare partire con successo l’attività.
In conclusione, il progetto Franchising ha un forte valore non solo economico, ma anche sociale, perché è un modo di dare risposte alle due domande con cui abbiano aperto l’articolo, in modo speciale alla prima: “Come posso imparare un mestiere, sotto la guida di una importante azienda di successo?”. Senza trascurare la seconda: “Come posso investire i miei risparmi in modo ragionevolmente prudente?”
Gli associati AIC interessati possono contattare Bianca Mettifogo presso la sede AIC, biancamaria.mettifogo@assocalciatori.it oppure 0444 23323
Contatti: EMAIL m.barbieri.sofi@icloud.com TELEFONO 3442548988