Il calcio è uno sport complesso: si gioca in un ambiente vivo, in cui ogni singolo giocatore, nella fase di possesso e in quella di non possesso palla, deve gestire una fitta rete di relazioni e interazioni, positive con i propri compagni di squadra e oppositive con gli avversari.
Il giocatore agisce in un contesto variabile e con le sue scelte, a sua volta, modifica il contesto stesso; tali scelte dipendono da quelle degli altri giocatori e le influenzano: ne sono sia causa che effetto. Diventa così fondamentale la collaborazione tra compagni, che si esplica nella capacità di effettuare scelte individuali coerenti e sinergiche, per fare emergere una “comune intelligenza collettiva”, la quale rende il valore della squadra superiore alla semplice somma delle parti (i singoli giocatori).
Il terzo uomo è un evoluto principio di collaborazione tra tre giocatori, utile per sviluppare la fase di possesso palla. Quando la squadra ha la palla, in particolare ma non solo nella fase di costruzione, nel caso in cui vi sia una situazione di superiorità numerica, uno dei principi che si possono ricercare, e che personalmente considero molto importante, è la ricerca dell’uomo libero, un compagno di squadra privo della diretta marcatura di un avversario.
È possibile fare arrivare la palla all’uomo libero grazie a un passaggio diretto, oppure, nel caso in cui la linea di passaggio fosse chiusa da un avversario, attraverso un terzo uomo che faccia da link tra il giocatore con la palla e l’uomo libero. In figura 1 è mostrato un esempio pratico in cui il possessore (difensore centrale destro), per trasmettere la palla all’uomo libero (difensore centrale sinistro), si avvale della collaborazione di un terzo uomo (centrocampista).
Nella seguente animazione (Video 1), eseguita da Michele Cavalli durante la nostra comune esperienza in Macedonia del Nord, si possono vedere altri esempi di terzo uomo, nel caso specifico in una contrapposizione tattica di un sistema 1-3-5-1-1 contro un 1-3-5-2.
Nella prima clip si può notare la mezz’ala n. 11 terzo uomo tra il difensore centrale sinistro n. 5 in possesso palla e il play n. 6 uomo libero e successivamente l’attaccante n. 9 terzo uomo tra il possessore n. 6 e il trequartista n. 10 uomo libero.
Nella seconda clip è mostrato un esempio in cui il play n. 6 funge da terzo uomo tra il possessore perno n. 4 e il difensore centrale sinistro n. 5 uomo libero, successivamente il terzo uomo è la mezz’ala n. 11 tra il possessore braccetto n. 5 e il trequartista n. 10 uomo libero (il play avversario è uscito in pressione sul play in possesso).
A scopo puramente didattico, ritengo si possano considerare 4 differenti tipi di terzo uomo: “dentro per fuori” (figura 2), “fuori per dentro” (figura 3), “dentro per dentro” (figura 4) e infine “sopra per sotto” (figura 5).
FIGURA 2 (“dentro per fuori”)
FIGURA 3 (“fuori per dentro”)
FIGURA 4 (“dentro per dentro”)
FIGURA 5 (“sopra per sotto”)
Per applicare correttamente questo principio, è necessario che i tre giocatori coinvolti abbiano una buona comprensione del gioco e siano mossi da un intento comune: la ricerca dell’uomo libero. In particolare, il giocatore in possesso palla ha la necessità di riconoscere in primis l’uomo libero o che si sta liberando, grazie alla pressione di un avversario che lui stesso attira, successivamente deve valutare il modo più idoneo per fare arrivare la palla al compagno, direttamente o attraverso un terzo uomo, ed eventualmente quale compagno sia più adatto per fungere da terzo uomo. Il giocatore libero deve capire se sarà necessario uno smarcamento per ricevere la palla direttamente dal proprio compagno o se sarà più opportuno muoversi leggermente per ricevere la palla da un terzo uomo con il corretto orientamento del corpo, al contempo allontanandosi da una successiva pressione di un avversario.
Il giocatore terzo uomo deve innanzitutto sapersi riconoscere come tale, saper riconoscere qual è il compagno libero e saper scegliere il giusto tempo per effettuare un movimento (anche contro-movimento) che gli consenta di ricevere la palla nonostante la marcatura dell’avversario diretto.
Vediamo di seguito alcuni mezzi di allenamenti che ritengo utili per favorire queste abilità individuali e in generale il principio di terzo uomo.
RONDOS 4+1 VS 2
FIGURA 6
POSSESSO NON ORIENTATO 3 VS 3 + 2J
FIGURA 7
SITUAZIONE DI GIOCO 6 VS 5
FIGURA 8
SITUAZIONE DI GIOCO 10 VS 8
Situazione di gioco per la fase di costruzione alta nella contrapposizione tattica tra il sistema 1-4-3-3 e il 1-4-4-2 (costruzione 2-3-2)
POSSESSO 7 VS 7 + 2J + 2P VERTICE/SOSTEGNO
Possesso pensato per sviluppare la fase di possesso palla nella contrapposizione tattica tra il sistema 1-4-2-3-1 e il 1-3-4-3
BIO: GIOVANNI VALENTI è Laureato in Economia e Commercio ed ha conseguito la licenza di allenatore UEFA A. È appassionato di lettura, corsa e cucina.